“Signora, per cortesia ci fa entrare? Siamo tecnici della Sasi. Vogliamo verificare se il contatore funziona. Ci faccia aprire i rubinetti per controllare se i consumi vengono registrati”. Questo si è sentita dire da due persone all’apparenza insospettabili G.D., 76 anni, una pensionata che risiede a Vasto Marina, in un condominio di viale Dalmazia, la strada che taglia longitudinalmente la riviera.
Nella località balneare tornano le truffe dell’acqua. Era già successo lo scorso anno attorno a ferragosto, proprio quando caldo e siccità avevano lasciato a secco molti rubinetti della città.
Se quella volta i malviventi cercavano di raggirare le vittime affermando che queste non avevano pagato tutte le bollette e chiedendo un saldo forfettario da 100 euro, stavolta a entrare in azione sono dei veri e propri ladri. Quella dell’acqua è solo la scusa per entrare in casa e rovistare. Suona il citofono e una voce gentile dice: “Siamo tecnici della Sasi. Dobbiamo leggere il contatore per una verifica”.
Poi, a distanza di pochi minuti, i due salgono al secondo piano, suonano al campanello e si presentano. “Signora, per cortesia ci fa entrare? Siamo tecnici della Sasi. Vogliamo verificare se il contatore funziona. Ci faccia aprire i rubinetti per controllare se i consumi vengono registrati”. La donna è titubante. Poi, si decide a farli entrare quando uno dei due dice: “Altrimenti, nelle prossime bollette, dovremo applicarle la tariffa massima” non meglio precisata. Ma poi la donna si accorge che è solo una scusa e trova un falso tecnico dentro la sua camera da letto. Va verso il telefono e alza la cornetta. “Sto chiamando la polizia, andatevene”. I due scappano.
Di analoghi tentativi di truffe se ne sono verificati a decine nell’ultimo anno nella sola Vasto Marina.