Quante volte è capitato di riprendere la macchina da un parcheggio e ritrovarla danneggiata? Dal semplice graffio, dovuto magari all’apertura di una porta da parte di chi è posteggiato vicino, a specchietti rotti, fino ad ammaccature più o meno evidenti.
Episodi che possono accadere. Il buonsenso, la civiltà, la correttezza, il rispetto delle leggi, fate voi, vorrebbero che in caso di incidenti come quelli descritti chi ha causato il danno se ne assuma la responsabilità. Purtroppo questo non accade quasi mai. E così, per chi torna alla propria autovettura e la trova danneggiata, è il momento della disperazione. Tanto più in un momento come quello che stiamo vivendo, con difficoltà economiche che colpiscono tante persone, doversi fare carico di costose riparazioni può diventare un problema.
Tante sono le segnalazioni da parte di cittadini, che chiedono un aiuto per cercare di risalire ai responsabili dell’incidente. Ma in queste circostanze i cittadini diventano come le tre celebri scimmiette, “non vedo, non sento, non parlo”. Incidenti accaduti in pieno giorno, in luoghi molto frequentati, che sembrano essere accaduti su Marte.
L’ultimo caso, capitato ad un giovane vastese che ha voluto raccontarci quanto gli è accaduto. Il fatto si è verificato in via Michetti. “Ieri mattina (sabato 3 novembre) avevo parcheggiato la mia macchina, una Fiat Panda. Quando sono andato a riprenderla non credevo ai miei occhi vedendo la fiancata tutta ammaccata. Sono rimasti i segni del contatto, con un’altra auto rossa ma, nonostante ci fossero molte persone da quelle parti, nessuno ha visto niente”.
Il comportamento di chi fa un danno così grave e poi scappa via è assolutamente deprecabile. Sono rari i casi in cui il guidatore che ha tamponato un’altra auto in sosta si comporta correttamente, attendendo che arrivi il proprietario o mettendosi in contatto con lui successivamente.
Ma allo stesso tempo è da condannare il comportamento di chi osserva una scena del genere e non fa nulla. Non si tratta di “fare la spia” o intromettersi in questioni altrui. Si chiama civiltà. Anche perchè, trovandosi al posto di chi subisce il danno, tutti vorrebbero essere trattati nel migliore dei modi.
Chissà che al giovane vastese, che ha trascorso un brutto sabato al pensiero del costo della riparazione, non arrivi qualche segnalazione utile, o che chi ha causato il danno faccia un esame di coscienza. Per il futuro, un po’ di rispetto e di senso civico in più sono cose che non guastano di certo.