Sacchetti di terriccio e torba da giardino per evitare che la casa si allaghi. A Vasto Marina c’è chi si mette in trincea per affrontare il maltempo.
Ieri, al termine di un ottobre tra i più miti degli ultimi anni, vento e pioggia hanno raggiunto la costa vastese. Un’ondata di maltempo meno pesante del temuto. Ma la prudenza non è mai troppa, visto che alle prime piogge (com’era accaduto già a settembre) la strada che costeggia lungomare Cordella si allaga e l’acqua arriva subito all’altezza del marciapiede e anche un po più su, allagando giardini, scantinati e piani terra delle abitazioni.
Il tutto in attesa del secondo lotto dei lavori di realizzazione della tubatura di raccolta delle acque bianche. La prima metà (dal Monumento alla Bagnante fino allo stabilimento balneare La Bussola) è stata costruita a luglio. Poi i lavori, finanziati dal Comune ed eseguiti dall’impresa De Francesco di Castelpetroso (Isernia) si sono stoppati per evitare le ruspe nel periodo clou dell’estate e per consentire ad Arta, Sasi e Guardia costiera di indagare sulla provenienza dei liquami fognari trovati nelle acque bianche.
Ora, con i mesi freddi ormai alle porte, torna il problema.