Ignoti nella notte tra sabato e domenica scorsi hanno forzato la porta laterale della chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore a Vasto. Questa mattina il parroco, don Domenico Spagnoli, ha presentato una denuncia ai carabinieri.
“E’ uno dei tanti episodi che si verificano nel centro storico della città e che consigliano di alzare il livello di attenzione di tutta la comunità” dichiara don Domenico. Il sacerdote segnala come il quartiere di Santa Maria Maggiore sia diventato il regno della movida vastese con i giovani che consumano bevande alcoliche per strada fino all’alba. Una presenza che arreca disturbo a quelle famiglie che vivono nella zona e vorrebbero poter anche riposare e si trovano invece costrette a sopportare e subire senza poter far nulla. “Se non si presta attenzione a questi cittadini che continuano ad abitare il centro si perderà la custodia di questo patrimonio. Sono le persone che vi abitano che, più di tutti, custodiscono la bellezza del centro e in qualche modo svolgono una funzione di controllo sociale. Il rispetto dei cittadini e il rispetto dei luoghi di culto non può avere colore politico, è una esigenza di civiltà. In definitiva se non si farà nulla per tutelare la gente, le case si svuoteranno e il centro sarà lasciato al degrado”.
Si intuisce che il sacerdote comprende bene le esigenze di socialità dei giovani, ma non può approvare quelle modalità che evidenziano eccessi irrispettosi: “La mia non è la denuncia di chi non capisce il bisogno dei giovani di stare insieme e in maniera bacchettona si mette dal pulpito a predicare, ribadisco con semplicità che c’è a tutto un limite. Occorre rispettare chi ha il diritto al riposo e ad andare al lavoro il giorno successivo e occorre rispettare quei luoghi che costituiscono ancora oggi, dopo secoli, il richiamo alla storia, alla fede e alla cultura di un popolo”.
Don Domenico invita le forze dell’ordine e l’amministrazione comunale a prestare più attenzione al quartiere di Santa Maria. “A chiederlo – dice – non è solo la Parrocchia, ma soprattutto i residenti che in questo primo anno di permanenza ho conosciuto ed ascoltato anche nelle loro lamentele e nei loro bisogni. Questa gente vorrebbe avere più controlli e l’applicazione di quelle leggi che già vi sono e che prevedono le sanzioni amministrative”.
Pino Cavuoti