Insultava, maltrattava e picchiava minorenni di età inferiore ai 14 anni. La polizia ha arrestato un supplente di Vasto. E’ accusato di maltrattamenti nei confronti di fanciulli, falsità ideologica in atto pubblico commessa da privati, omessa denuncia di armi e cessione di arma a privati senza titolo. Agli arresti domicliari è finito un insegnante sulla cinquantina, che ora rischia una pena superiore ai 5 anni. Gli agenti dell’anticrimine hanno accertato che l’uomo aveva presentato false attestazioni alle scuole in provincia di Chieti. Era già stato condannato per atti di libidine nei confronti di minori (con condanna già passata in giudicato) e ratto di minori. Le vittime accertate dei soprusi sono 14. Dopo mesi di silenzio e rassegnazione da parte degli alunni, ad accorgersi che qualcosa non andava è stata una preside di Vasto che, dopo aver accertato l’accaduto, ha sospeso per 10 giorni senza stipendio l’insegnante e lo ha denunciato.
La storia – I fatti sono accaduti in meno di tre mesi, dal 28 settembre al 17 dicembre in una scuola di Vasto, dove insegnava per due ore a settimana. “Le indagini sono state lunghe e laboriose, durante un anno”, racconta Cesare Ciammaichella, vice questore di Vasto. Sono le testimonianze di 40 persone ad inchiodare l’insegnante, che svolgeva anche altre professioni, alle sue responsabilità. “Ha commesso fatti gravissimi”, sottolinea il dirigente del Commissariato di via Bachelet. “In 14 casi riconducibili ad altrettante vittime abbiamo riscontri pieni e incontrovertibili”.
“Si presentava ai dirigenti scolastici – prosegue il racconto dell’ufficiale di pubblica sicurezza – con delle false dichiarazioni sostitutive in cui affermava din non aver mai ricevuto condanne penali, mentre in realtà era stato già condannato per reati commessi anni fa: atti di libidine nei confronti di minorenni e ratto di minori. E’ un uomo dalla doppia personalità”.
Quando ormai era già stato scoperto non ha smesso di perseguitare gli alunni. “Anche dopo la contestazione del reato, ha continuato ha presentare domande a pioggia presso gli istituti scolastici della provincia. Ha commesso gli stessi, gravissimi illeciti in altre 4 scuole”. Gli era stata già comminata l’interdizione dall’esercizio dell’insegnamento, quando ha approfittato della mancata notifica a una scuola per presentare l’ennesima richiesta. L’ultima. Poi è giunta l’ordinanza di custodia cautelare. Su richiesta dei pubblici ministeri Francesco Prete e Giancarlo Ciani, il Gip del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, ha disposto gli arresti domiciliari.
La prima notizia – Aveva già ricevuto in passato condanne per reati legati all’abuso su minori. Ma nonostante ciò continuava a proporsi per l’incarico di supplente nelle scuole medie di tutta la provincia di Chieti, presentando autocertificazioni in cui attestava di non avere ricevuto condanne penali, cosa che non era vero.
L’ultimo episodio di cui si è reso protagonista un docente di mezza età, risale allo scorso anno, nel periodo compreso tra il 28 settembre e il 17 dicembre. In questo periodo sono stai ben 14 gli alunni vessati dai suoi atteggiamenti molesti e ingiuriosi.Per questo, dopo accurate indagini, è stato arrestato dagli agenti del Commissariato di Vasto, coordinati dal dirigente Cesare Ciammaichella con le seguenti accuse: maltrattamento verso fanciulli, falsità ideologica in atto pubblico commessa da privati, omessa denuncia di armi e cessione di armi a privati senza titolo.
Con questi capi d’accusa rischia una condanna superiore a 5 anni di reclusione. La sua posizione si è aggravata perchè, nonostante fosse stato interdetto dall’insegnamento aveva continuato a presentare domanda, approfittando di una scuola in cui, per un errore di notifica, non era stato reso noto il provvedimento emesso nei suoi confronti.
Michele D’Annunzio – Giuseppe Ritucci