La notizia è uscita lunedì 1 ottobre, ed è stata diffusa dall’Ansa e riportata anche da ZonaLocale: un vastese di 29 anni denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale al termine della partita Amatori Passo Cordone-Vastese. Il giovane avrebbe preso il pallone a fine gara e si sarebbe rifiutato di riconsegnarlo, negandone la restituzione anche dopo l’arrivo dei carabinieri, che raccontano di essere stati oltraggiati. Non avendo con sé i documenti di riconoscimento, il ragazzo è stato accompagnato in caserma dove avrebbe strattonato i militari. Oltre alla denuncia, è stata anche formulata una proposta di Daspo, il divieto di assistere alle manifestazioni sportive, su cui deciderà la Questura.
I presenti però non ci stanno e ci tengono a far conoscere la loro versione dei fatti perchè quanto è stato detto fino a questo momento non corrisponderebbe alla realtà. Proprio per fare chiarezza il leader della curva biancorossa, Nicola La Verghetta, meglio noto come il Panzer, racconta l’accaduto, essendo tra i testimoni della vicenda, insieme ad altri 70 ragazzi del gruppo ultras degli Aragonesi, che possono confermare tutto.
“Nel corso della partita – racconta La Verghetta – tre palloni spazzati dalla difesa dell’Amatori Passo Cordone sono arrivati negli spalti dove eravamo presenti noi tifosi della Vastese e sono rimasti lì, se non sbaglio ci dovrebbero essere anche dei filmati televisivi che possono documentarlo. Durante il secondo tempo, visto che eravamo sotto di un gol, per velocizzare la ripresa del gioco, quando si attaccava dalle nostre parti, buttavamo in campo i palloni che avevamo a disposizione per far ricominciare la partita prima possibile perchè gli avversari perdevano tempo tutte le volte che l’azione si interrompeva. Al termine dell’incontro il terzo pallone è rimasto nel nostro settore e nessuno è venuto a chiederlo”.
“In seguito – prosegue il racconto – il tifoso vastese con il pallone in mano si è recato verso l’uscita dove un carabiniere gli ha chiesto di restituire la palla, il giovane, dopo aver avuto da ridire solo sul valore dell’oggetto, è stata l’unica cosa che ha detto, una battuta, nemmeno volgare, ha restituito la sfera facendola rotolare lentamente per terra e non lanciandola contro il carabiniere”, precisa La Verghetta. “A quel punto un maresciallo del quale abbiamo nome e cognome, ha chiesto di trattenere il ragazzo, dicendo che gli avrebbe fatto passare la voglia di fare il buffone, il tifoso non ha risposto e detto nulla, era lucido e molto tranquillo, non ha reagito. Lo hanno portato in caserma verso le 17.30 dove lo hanno perquisito senza chiedere nemmeno la carta di identità”.
Seguendo la vettura dei carabinieri i ragazzi, con cui l’accusato era andato insieme in trasferta, si sono recati in caserma: “Abbiamo visto le persiane chiudersi e poi verso le 19 è arrivata l’ambulanza, così abbiamo chiesto i motivi del fermo e ci è stato detto da un carabiniere che avrebbero dovuto vedere come si evolveva la situazione. In seguito abbiamo chiesto quale fosse il reato e il motivo per cui fosse presente l’ambulanza, ma ci è stato risposto che noi non eravamo avvocati. A quel punto abbiamo detto che l’avvocato l’avremmo chiamato noi”.
Il ragazzo è stato picchiato: “Chi era vicino la caserma – continua La Verghetta – ha sentito le urla, ha preso tre o quattro colpi di manganello ed è stato fatto cadere dalla sedia. Poi ha detto che senza ambulanza non si sarebbe mosso, non ha aggiunto altro e così è stato chiamato il 118 ed è uscito alle 20 con un foglio di via che gli impedisce di tornare a Loreto Aprutino”.
“Tutte le accuse sono assurde e non sono vere, non è mai entrato in campo, non ha mai lanciato fumogeni, tutte azioni per cui si prendere il Daspo, se lui non le ha fatte, per cosa glielo danno? Il foglio di via non può essere presentato alle autorità, questo dimostra quanto sia inattendibile. Siamo tutti pronti a sostenere un tifoso che ha subito un’ingiustizia e a dichiarare nelle sedi competenti che quanto scritto nel verbale è falso, i fatti non sono assolutamente andati come sono stati raccontati in precedenza”.
Il referto medico del 118 di Pescara, del quale ci è stata consegnata una copia, parla di trauma alla gamba destra e di un’infiammazione, il ragazzo presenterà una denuncia per maltrattamenti.