Il percorso verso il completo utilizzo della diga Chiauci ha visto segnare una tappa importante con la firma del protocollo d’intesa tra le Regioni Abruzzo e Molise. Il bacino artificiale, realizzato in terra molisana con l’investimento comune delle due regioni confinanti, quando sarà completamente riempito (nel 2014) dovrebbe risolvere una volta per tutte il problema della carenza d’acqua che ogni estate si ripresenta nei territori di riferimento.
Con la firma dei due presidenti, Chiodi e Iorio, sono stati assegnati il completamento delle opere e la gestione al Consorzio di Bonifica Sud di Vasto. La risorsa idrica dell’invaso sarà invece suddivisa al 50% tra l’Abruzzo e il Molise mediante l’utilizzo da parte dei due consorzi (per il Molise il Consorzio di Bonifica di Termoli). Gli enti che poi gestiranno le acque a scopo potabile o industriale dovranno stipulare un’apposita convenzione proprio con i due Consorzi di bonifica. I costi di gestione delle opere, che sono gestite dal Consorzio abruzzese, saranno ripartite in egual misura con quello molisano.
Molto soddisfatti per questo protocollo l’assessore regionale Mauro Febbo, che sta seguendo il percorso dell’importante opera pubblica e la sua collega molisana Fusco Perrella.
“La firma di questo protocollo – ha detto Febbo – porta alla completa utilizzazione dell’invaso di Chiauci entro il 2014 così come era stabilito dal programma di questa amministrazione regionale. Esprimo la mia soddisfazione per la firma di questo protocollo d’intesa che avvia a conclusione un impegno mio personale preso con i cittadini delle aree interessate. Questo accordo porterà vantaggi al settore agricolo, a quello industriale e anche al turismo in quanto nel futuro si eviterà il ripetersi di problemi legati alla fornitura di acqua potabile nel periodo estivo. Inoltre l’accordo sblocca il finanziamento delle opere di completamento, disciplina l’utilizzo delle risorse idriche tra l’Abruzzo e il Molise evitando il ripetersi di conteziosi già verificatisi in passato e assicura la piena funzionalità e il pieno utilizzo (14 milioni di metri cubi) della risorsa idrica accumulata nell’invaso entro il 2014”.
Sarà un comitato tecnico nominato dalle due Regioni a vigilare su tutti i passaggi previsti dal protocollo, in particolare sulla realizzazione delle opere, sulla ripartizione dell’acqua tra le due regioni e poi sarà chiamato anche ad esprimersi su un eventuale uso per la produzione di energia elettrica. Questo potrebbe rappresentare un ulteriore tassello per far diventare la diga di Chiauci un punto di importanza strategica assoluta nel centro Italia.