“Non possono passare inosservate perché sono sconcertanti le dichiarazioni di Alessandro Cianci, responsabile Sel di Vasto, in merito alla occupazione abusiva di alcune aree delle ex Fs a San Vito Chietino”. La questione ambientale non finirà solo nell’aula del Consiglio comunale di Vasto, ma anche in quelle del Tribunale. Lo annuncia Giuseppe La Rana, coordinatore cittadino di Futuro e libertà. Il partito di Fini presenterà un’informativa a carabinieri e polizia. E il capogruppo Davide D’Alessandro porterà la questione in Consiglio comunale.
“Sel di Vasto ha dichiarato pubblicamente, con un comunicato stampa – sottolinea La Rana – che registra con favore l’esperienza che si sta svolgendo a San Vito, nella cosiddetta Zona 22. In quel comune infatti un gruppo di ragazzi, armati di buona volontà, ha recuperato gli spazi, riqualificato gli ambienti e reso fruibile una zona condannata al degrado e alla sporcizia. Il tutto col lavoro volontario e gratuito, ricevendo tuttavia dal Comune non un grazie ma, di fatto, una intimazione di sfratto. Sel, in sostanza, condivide l’occupazione abusiva di un’area e di un manufatto dati dalla Provincia in comodato d’uso al Comune di San Vito Chietino, nell’ambito del realizzando progetto di Via Verde della costa teatina. Una dichiarazione del genere – prosegue La Rana – quanto meno deve allarmare chi è deputato a vigilare sull’enorme patrimonio privato delle ex ferrovie che sta diventando pubblico con l’acquisto di queste aree da parte della Provincia di Chieti perché su di esse si concretizzi il tanto atteso progetto di valorizzazione della nostra costa sotto il profilo turistico e della tutela ambientale. Immaginiamo cosa potrebbe accadere, soprattutto nel Comune di Vasto, se con la logica indicata da Cianci gruppi di persone o associazioni decidessero di occupare alcuni immobili della vecchia stazione o alcune aree dell’ex tracciato ferroviario per riqualificarli e svolgerci attività sociali. Sarebbe il caos più totale, perché a quel punto verrebbe meno la pianificazione unitaria che attiene ad un organismo che ricomprenda tutti i comuni in cui insistono aree dell’ex tracciato ferroviario”.
Secondo La Rana, “per scongiurare che ciò avvenga, invitiamo l’amministrazione comunale di Vasto, con urgenza, a verificare attraverso la Polizia Municipale la piena disponibilità delle aree che la Provincia le ha affidato in concessione d’uso e di procedere, assieme agli altri comuni costieri, sotto la regia della Provincia di Chieti, a concretizzare le eventuali destinazioni di queste aree, in funzione di un ampio progetto che interessi la costa dei trabocchi e che tenga conto del ruolo che il Comune di Vasto dovrà svolgere nell’ambito di esso”.