Trecentosessanta esuberi nella fabbrica di San Salvo. Li ha annunciati la Denso, la multinazionale giapponese che produce componenti per automobili. E’ stata una doccia fredda per i sindacati la riunione di giovedì. La dirigenza ha presentato il resoconto dell’anno finanziario, che per il gruppo nipponico si è concluso a marzo. I numeri dicono che è stato un tracollo. La produzione è scesa drasticamente, in linea con i dati in rosso di tutto il mercato mondiale dell’auto. Questo, in termini occupazionali viene quantificato con 360 posti di lavoro a rischio sui 1009 complessivi dello stabilimento di San Salvo.
La notizia sta facendo il giro della fabbrica, dove già mensilmente si fa ricorso alla cassa integrazione ordinaria, legata cioè al decremento della produzione: prima una settimana al mese, poi due e forse anche tre nel prossimo futuro e fino a fine anno. E nello stabilimento di Piana Sant’Angelo non c’è neanche personale in età pensionabile.
Ma la parola d’ordine è non fare allarmismo. Anche perché la Denso investe 38 milioni e mezzo di euro nell’innovazione degli impianti e vuole produrre a San Salvo il nuovo alternatore con cui provare a risollevarsi dalla crisi che investe tutto il settore automobilistico mondiale.
“L’azienda – spiega Nicola Manzi, segretario provinciale della Uilm-Uil – ci ha illustrato una situazione pesante: c’è stato un crollo degli ordinativi Fiat, Ford e Toyota. Ma dobbiamo mantenere i nervi saldi. La Denso in questi anni difficili ha condiviso con i lavoratori la necessità di far fronte alla crisi tutti insieme”.
“E’ vero che calano i volumi produttivi e questo calo è stato quantificato in 360 unità lavorative, ma non si tratta di eccedenze vere e proprie”, frena Mario Codagnone, segretario provinciale della Fiom-Cgil. “Si tratta di ragionare e capire qual è la soluzione migliore”.
Alla Pilkington, l’industria più grande del Vastese con circa 1800 dipendenti, sono stati avviati dall’inizio della settimana i contratti di solidarietà per tamponare la scarsa produzione di vetro per auto. Alla Denso non si è mai fatto ricorso a questa soluzione.
La prossima settimana le parti si rivedranno per cercare una via d’uscita.