Si torna in aula il 4 ottobre. Stavolta in appello. E’ quella la data in cui inizierà il processo di secondo grado a carico di Alessandro Iarocci, il 43enne che il 28 aprile 2011 sparò al suo coetaneo e amico Graziano Scutti fuori da un bar di Vasto Marina.
Per quel grave episodio, il 29 novembre dello scorso anno l’uomo è stato condannato a 6 anni di reclusione dal gup del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, dove il processo si è svolto con rito abbreviato su richiesta dei legali dell’imputato, Massimiliano Baccalà e Fiorenzo Cieri. La pubblica accusa aveva chiesto una pena di 8 anni.
Intanto la difesa ha presentato ricorso in appello. Giovedì prossimo all’Aquila si apre il secondo procedimento penale in meno di un anno.
I fatti risalgono alla scorsa primavera, quando i due protagonisti della vicenda stavano trascorrendo insieme ad altri amici qualche momento di relax. Avevano deciso di andare al bar insieme. Poi pare volessero far tappa a San Salvo per le feste patronali. Ma all’uscita la situazione è precipitata nel giro di pochi attimi. Iarocci ha preso la pistola che aveva in una tasca della giacca e l’ha puntata verso l’amico operatore della piccola pesca di Vasto Marina, colpendono con cinque proiettili.
Poi, una volta gettata l’arma a terra, l’uomo si era allontanato a piedi dal luogo del tentato omicidio. Sul posto si erano precipitati i carabinieri della Compagnia di Vasto.
Una pattuglia aveva rintracciato e fermato Iarocci nell’abitato di Vasto Marina. Scutti era stato ricoverato all’ospedale San Pio da Pietrelcina.