“La montagna ha partorito il topolino”. Arnaldo Mariotti (Pd) sminuisce la riduzione della pressione fiscale sulle imprese decisa dall’amministrazione Magnacca. A San Salvo è battaglia politica sull’Imu, l’imposta municipale unica che ha sostituito la vecchia Ici.
Il rappresentante del Pd in Commissione Bilancio ha avanzato alcune proposte, veramente a sostegno del sistema produttivo locale che saranno riproposte in Consiglio Comunale. Dovessimo definire con una battuta sintetica la proposta della maggioranza che amministra il Comune di San Salvo diremmo che la montagna ha partorito il topolino e non sarà la propaganda a smentire questa definizione. Andando nel dettaglio della proposta, il Sindaco e la sua maggioranza propongono di: tenere invariato all’0,425% la tassazione sulla prima casa; aumentare dello 0,11%, portandola all’1%, la tassazione su Uffici e studi privati a meno che non siano utilizzati direttamente ed esclusivamente dal proprietario dell’immobile, in tal caso resterebbe invariato allo 0,89%; tenere invariato all’89% la tassazione per negozi e botteghe; aumentare dello 0,11%, portandola all’1%, la tassazione per Istituti di credito, cambio e assicurazione; diminuire soltanto dello 0,13%, portandolo allo 0,76% per le attività produttive, a meno che non abbiano licenziato nell’anno precedente ed abbia altresì assunto con contratto subordinato a tempo indeterminato un numero di addetti non inferiore al 2% rispetto ai propri livelli occupazionali; saumentare dello 0,11%, portandola all’1%, la tassazione per le aree edificabili”.
“A fronte di un maggiore trasferimento da parte dello Stato, pari a 663mila 439 euro e 75 centesimi, l’amministrazione comunale – afferma Mariotti – propone una manovra sull’Imu di un centinaio di migliaia di euro. Come può pensare il sindaco che il gruppo Pd possa condividere questa proposta? Ci vedremo in Consiglio comunale”.