Questa è una storia che ricorda un po’ quelle dei film con Don Camillo e Peppone, quando il sindaco sabotò il vecchio campanile con dei petardi invece di metterlo a posto. Qualcosa di simile è successo anche a Pagliarelli, frazione di Vasto, dove le campane della piccola chiesa, che è gestita dai frati dell’Incoronata, suonano con una frequenza ritenuta eccessiva da chi abita in zona e che per questo motivo ha meno voglia di scherzare.
Un disco, il processo è stato infatti automatizzato, collegato a degli amplificatori posti sulla sommità della struttura, inizia a suonare alle 8, poi alle 12, alle 15, alle 18 e alle 20. In alcune ore della giornata può anche essere sopportabile, come ci hanno detto i residenti, ma alle 8 di mattina, quando qualcuno dorme ancora, o alle 15, quando c’è chi riposa dopo pranzo, la tolleranza è nettamente inferiore. Il fastidio è dovuto anche al volume molto alto che spaventa i bambini e arreca particolare disturbo a chi vive in prossimità della chiesa.
I primi di settembre qualche residente esasperato ha tagliato i fili elettrici per fermare il frastuono. Qualcuno approfittando della porta aperta è entrato per poi salire all’interno del campanile e ha tranciato il cavo che collega l’amplificatore alle trombe, come si può vedere nell’immagine. Nella festa celebrata il 15 settembre in onore della Madonna Addolorata il comitato festa ha reso noto che per riparare il danno sono stati spesi 350 euro.
Proprio dagli organizzatori della festa il gesto viene definito “vile, compiuto da un ignobile sabotatore per far zittire il suono delle campane e impedire agli abitanti della contrada di ascoltare il loro suono in pochi momenti del giorno”. Questo il parere, è proprio il caso di dirlo, dell’altra campana, che inoltre sostiene che quel suono non sia un fastidio, che da tutte le parti le campane suonano ad ogni ora e che non è un problema che si sentano alle 15.